Ernia recidiva: come si tratta?

L’incidenza della recidiva dopo intervento di ernioplastica inguinale è in riduzione grazie all’avvento delle nuove tecniche “tension-free” (senza tensione) con inserimento di piccole leggere reti protesiche; attualmente il tasso di recidiva si aggira intorno al 4-7%.

 

Le recidive si verificano a seguito di diverse cause e fattori favorenti: età, obesità, tipo di anestesia, materiale di sutura usato, tecnica chirurgica utilizzata ed eventuali complicanze postoperatorie.

Le riparazioni di ernia recidiva dev’essere “personalizzata” tenendo conto dei fattori generali relativi al paziente, poichè ogni paziente è diverso dall’altro. In pratica, è importante eseguire un’accurata visita pre-operatoria per misurare le dimensioni e la sede del difetto, conoscere il numero di recidive.

 

In caso di ernia recidiva esistono diverse opzioni chirurgiche. Negli ultimi anni sono state sviluppate tecniche chirurgiche mininvasive laparoscopiche e robotiche anche per la cura dell’ernia; queste tecniche trovano la loro migliore indicazione proprio nei casi di ernia inguinale recidiva. La cura prevede sempre un intervento chirurgico e la scelta dell’intervento migliore, “cucito” sul paziente, viene fatta dal chirurgo dopo un’attenta visita.