Microclismi di glicerina: come, quando, quanto?

La maggior parte delle patologie di interesse della chirurgia generale, ed in modo particolare della proctologia, sono spesso causate da una cattiva regolarizzazione dell’alvo, soprattutto dalla stipsi.

 

Una regolare canalizzazione dell’alvo con feci morbide quotidianamente consente infatti all’organismo di liberarsi senza sforzi, prevenendo così i prolassi mucosi o emorroidari, evitando spesso la formazione di ragadi anali o ancora di trombosi emorroidarie.

 

Ma come aiutarsi a regolarizzare il proprio orologio biologico e che farmaci o presidi utilizzare?

 

Sicuramente la base per un regolare “andar di corpo” passa attraverso uno stile di vita regolare, senza eccessi, e soprattutto parte dall’alimentazione. Che deve essere ricca di fibre (cereali, alimenti integrali, frutta e verdura) e con un sufficiente apporto idrico (almeno 1,5 – 2 L di acqua al giorno). Altrettanto importante, poi, è evitare una vita troppo sedentaria: una moderata attività fisica (anche una passeggiata quotidiana di 15-20 minuti è sufficiente) stimola la peristalsi intestinale e favorisce una regolare evacuazione.

 

Qualora non fossero sufficienti gli accorgimenti descritti, è possibile ricorrere all’aiuto di integratori a base di fibre, che associati ad una sempre adeguata idratazione, aiutano la produzione e l’evacuazione di feci morbide, consistenti. Maggiormente efficaci, poi, sono i lassativi: in pastiglie, bustine o sciroppi, a base di erbe o veri e propri farmaci, stimolano in maniera attiva i movimenti dell’intestino e provocano una forzata canalizzazione: devono pertanto essere utilizzati per periodi limitati e dietro prescrizione medica.

 

Infine, l’utilizzo di clismi evacuativi, microclismi di glicerina, clisteri o “perette”, affrontano il problema dal lato opposto: stimolano i movimenti dell’ultimo tratto dell’intestino, partendo dal retto; inoltre esercitano un’azione meccanica, ammorbidendo le feci già formate e a volte eccessivamente dure, che possono formare dei veri e propri “tappi”. Sono dunque utili come rimedio una tantum in persone solitamente regolari di intestino che affrontano un periodo di particolare stitichezza, mentre andrebbero limitati in un utilizzo cronico: una frequente somministrazione per via rettale di questo tipo di preparati, potrebbe alla lunga causare delle irritazioni della regione ano-rettale, portando ad un peggioramento di eventuali lesioni presenti come ragadi, emorroidi o fistole.