La doccia dopo un intervento chirurgico? È una domanda che mi viene posta ogni volta che opero una persona. Così ho deciso di chiarirvi le idee. Per rispondervi, mi sono documentato ricercando testi specifici sui maggiori motori di ricerca medici. Ho trovato un articolo dal titolo “Early versus delayed post-operative bathing or showering to prevent wound complications” nell’autorevole The Cochrane Library. Ritengo sia utile illustrarvelo.

L’attività fisica è senza dubbio importante per uno stile di vita sano e regolato. Qualunque attività sportiva porta dei benefici al fisico, ma esistono alcune patologie in cui certi tipi di esercizi andrebbero limitati. e infatti è vero che l’attività aerobica blanda rappresenta un toccasana e andrebbe introdotta come attività costante almeno due volte a settimana, occorre valutare se ci siano patologie che possono peggiorare con l'attività fisica.

Quante volte, da medico, mi è capitato di vedere in ambulatorio pazienti che riferiscono: “fino a ieri avevo questo o quel disturbo, e proprio oggi che ho la visita con Lei, il problema è risolto e tutto è in perfetto ordine”. Spesso molte patologie benigne e che non impongono un immediato accesso in Pronto Soccorso esordiscono lentamente, con prodromi leggeri che non impensieriscono il paziente sino a quando, improvvisamente, sbocciano nella loro fase acuta.

La sindrome da defecazione ostruita è una patologia che causa un’anormale e difficoltosa espulsione delle feci, solitamente a causa di un’alterazione funzionale o proprio morfologica dell’ultimo tratto dell’intestino: il retto. È dunque una patologia funzionale: spesso uno stile di vita scorretto, l’invecchiamento, la gravidanza o l’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico causano delle modifiche nelle sinergie di tutti quegli organi e muscoli normalmente coordinati tra loro.

La maggior parte delle patologie di interesse della chirurgia generale, ed in modo particolare della proctologia, sono spesso causate da una cattiva regolarizzazione dell’alvo, soprattutto dalla stipsi. Una regolare canalizzazione dell’alvo con feci morbide quotidianamente consente infatti all’organismo di liberarsi senza sforzi, prevenendo così i prolassi mucosi o emorroidari, evitando spesso la formazione di ragadi anali o ancora di trombosi emorroidarie.

Attualmente la chirurgia robotica rappresenta il punto più alto dell’applicazione della tecnologia nel campo della chirurgia. I benefici vanno a magnificare gli ormai indiscussi vantaggi introdotti con la laparoscopia (minor trauma chirurgico e migliore ripresa postoperatoria per il paziente, magnificazione della visione intraoperatoria per il chirurgo), aggiungendo la possibilità di eseguire movimenti ancor più raffinati e precisi.

Uno dei principali obiettivi della chirurgia moderna è la ripresa delle attività quotidiane, perseguito con approccio sempre meno invasivo, con una tipologia di anestesia sempre più minimale e riducendo il più possibile la degenza postoperatoria. Sono scelte che consentono, per alcuni tipi di intervento eseguibili in regime di Day Surgery, di essere dimessi la stessa giornata dell’intervento chirurgico e riprendere le normali attività domestiche.

L’incidenza della recidiva dopo intervento di ernioplastica inguinale è in riduzione grazie all’avvento delle nuove tecniche “tension-free” (senza tensione) con inserimento di piccole leggere reti protesiche; attualmente il tasso di recidiva si aggira intorno al 4-7%. Le recidive si verificano a seguito di diverse cause e fattori favorenti: età, obesità, tipo di anestesia, materiale di sutura usato, tecnica chirurgica utilizzata ed eventuali complicanze postoperatorie.

La prima cosa da fare per prenderti cura di una ferita chirurgica consiste nella pulizia della ferita stessa proteggendola dall’aggressione da parte di microrganismi e batteri, per evitare infezioni. Il primo giorno lascia la ferita com’è. È durante le prime 24 ore che inizia il processo di cicatrizzazione dei margini della ferita. In attesa della cicatrizzazione completa è fondamentale mantenere la medicazione pulita. A questo proposito è buona norma sostituire quotidianamente la medicazione.

Dopo qualsiasi intervento chirurgico è bene seguire delle semplici norme comportamentali alimentari quali evitare cotture complesse e speziate, bere tanta acqua (almeno due litri al giorno), masticare bene il cibo al fine di coadiuvare la digestione rendendola più veloce. Ogni intervento chirurgico prevede l’attenzione nell’alimentazione dopo la dimissione, ognuno con le proprie caratteristiche e il relativo regime dietetico.

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